Monumento all'Europa libera ed unita

La frase incisa nel Monumento all’Europa libera ed unita che vi sta davanti è il passaggio conclusivo del noto “Manifesto di Ventotene”, scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941, durante il loro confino sull’isola di Ventotene in quanto oppositori del regime fascista.

Meditando sulle cause che avevano trascinato gli stati europei nel secondo conflitto mondiale, nel loro Manifesto Spinelli e Rossi ipotizzarono la creazione di una Federazione Europea, capace di affermare stabilmente nel vecchio continente la pace, la libertà, la democrazia e la giustizia sociale.

L’unificazione del continente avrebbe dovuto costituire la necessaria premessa per risorgere dalle macerie della guerra, dando l’avvio al riscatto della civiltà europea dopo il periodo dell’era totalitaria.

Il Manifesto, introdotto clandestinamente sul continente da alcune donne, fu poi pubblicato a Roma nel 1944 da Eugenio Colorni, che ne curò anche la prefazione.

E’ oggi considerato uno dei testi fondamentali dell’Unione Europea, proprio perchè propugna ideali di unificazione degli stati nazionali europei attraverso un percorso federativo e la creazione di uno stato federale europeo dotato di “organi e mezzi sufficienti per far eseguire nei singoli stati federali le sue deliberazioni dirette a mantenere un ordine comune, pur lasciando agli stati stessi l’autonomia che consenta una plastica articolazione e lo sviluppo di una vita politica secondo le peculiari caratteristiche dei vari popoli”.

Oggi, noi cittadini europei vediamo messi in pratica i principi del Manifesto di Ventotene, poiché gli stati europei hanno saputo dotarsi di istituzioni comuni capaci di garantirci ampi diritti di libertà di circolazione, di stabilimento, di formazione, di commercio all’interno dello spazio comune europeo, consentendo al contempo una equa condivisione delle risorse naturali continentali.

Ma soprattutto, da oltre settant’anni l’Europa, perlomeno quella occidentale, è in pace e nessuna delle generazioni nate dopo la fine della seconda guerra mondiale ha conosciuto gli orrori e le privazioni della guerra.

Le parole del Manifesto di Ventotene stanno tuttavia ad ammonirci del fatto che i valori di pace e di libertà, frutto del processo di unificazione europea, non vanno dati per scontati e debbono dunque essere riaffermati e difesi ogni giorno.
 

 

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